Vi racconto le storie che sono dietro alle cose che trovo, che riciclo, che riuso e a cui do nuova vita grazie alla magia della creatività

mercoledì 22 aprile 2015

Di una panchina sempre a portata di mano

Fin da piccola, quando affacciandomi dalla finestra della mia cameretta 2x3 ammiravo la coppia di sorelle vecchiette che, pochi metri lontano dalla mia casa, sedevano vicino all'uscio a chiacchierare, ho sempre desiderato una panchina mobile.
"Nelle lunghe serate estive, con una panchina mobile, ci si potrebbe spostare da capannello a capannello comodamente, facendo sedere qualcuno vicino e ascoltare le notizie, i commenti, i loro ricordi", così pensavo.
Oggi quelle 2 sorelle che passavano il tempo a giocare a carte e a far uscire il cagnolino non ci sono più, non ci sono più le due sedie vicino alla porta di casa, sono passati quasi 20 anni. 
Il pensiero della panchina mobile però è rimasto e si è anche realizzato nel migliore dei modi.
Basta aggiungere alla struttura di una panchina una ruota di carriola!
Ho riunito i miei validi aiutanti e via tutti a lavoro.




Chi misura, chi avvita, chi svita, chi trapana, chi regge...

                                  






ECCO PRONTA LA PANCHINA CARRIOLA







 ... e ora non ci resta che godere del panorama comodamente seduti



domenica 5 aprile 2015

Di come avere la percezione di essere in vita

camminiam... 
o sto benone, sì!/Mi piace tanto camminar... 
di buon passo andiam!/Strade in collina... 
gallerie... 
distese d'erba.../Ghiaia sul sentier... 
e poi per ponte un tronco c'è!"

La primavera è il momento dell'anno in cui la voglia di uscire si fa tanta ed è grande il desiderio di avere un contatto diretto con la natura.
Si ritorna bambini, si dedica del tempo a guardare le gemme, poi i fiori, poi i colori delle colline e delle montagne e si cerca in tutti i modi di stare sotto al tiepido sole a riscaldarsi dopo tanto freddo.






Si ritorna bambini appunto e come i bambini si diventa ciò che si guarda e la natura che esplode ci incorpora.
Il simbolo di questo ritorno alla vita è Totoro, spirito della nostra infanzia, il gigantesco elfo peloso, baffuto e paffuto, che nel cartone animato di Miyazaki è invisibile a tutti ma non ai bambini. 






Noi lo adoriamo, adoriamo l'atmosfera e la fantasia in cui è immerso "Il mio vicino Totoro".
Ci piace perché dà una grande lezione di vita: fa mettere da parte i pregiudizi e si fa apprezzare per ciò che fa e non per ciò che appare.
Ci piace perché ci insegna la gioia e la passione del vivere sano all'aria aperta, in comunione con il passato contadino e i folletti protettrici della Natura.





Così lo abbiamo invitato nelle Marche a stare con noi e abbracciarci nelle notti stellate ma anche sotto la pioggia che porta con sé l'odore del cielo.




Ha scelto di vivere nella tenda trasparente ai piedi dell'albero di canfora, il suo habitat naturale.