Vi racconto le storie che sono dietro alle cose che trovo, che riciclo, che riuso e a cui do nuova vita grazie alla magia della creatività

domenica 5 aprile 2015

Di come avere la percezione di essere in vita

camminiam... 
o sto benone, sì!/Mi piace tanto camminar... 
di buon passo andiam!/Strade in collina... 
gallerie... 
distese d'erba.../Ghiaia sul sentier... 
e poi per ponte un tronco c'è!"

La primavera è il momento dell'anno in cui la voglia di uscire si fa tanta ed è grande il desiderio di avere un contatto diretto con la natura.
Si ritorna bambini, si dedica del tempo a guardare le gemme, poi i fiori, poi i colori delle colline e delle montagne e si cerca in tutti i modi di stare sotto al tiepido sole a riscaldarsi dopo tanto freddo.






Si ritorna bambini appunto e come i bambini si diventa ciò che si guarda e la natura che esplode ci incorpora.
Il simbolo di questo ritorno alla vita è Totoro, spirito della nostra infanzia, il gigantesco elfo peloso, baffuto e paffuto, che nel cartone animato di Miyazaki è invisibile a tutti ma non ai bambini. 






Noi lo adoriamo, adoriamo l'atmosfera e la fantasia in cui è immerso "Il mio vicino Totoro".
Ci piace perché dà una grande lezione di vita: fa mettere da parte i pregiudizi e si fa apprezzare per ciò che fa e non per ciò che appare.
Ci piace perché ci insegna la gioia e la passione del vivere sano all'aria aperta, in comunione con il passato contadino e i folletti protettrici della Natura.





Così lo abbiamo invitato nelle Marche a stare con noi e abbracciarci nelle notti stellate ma anche sotto la pioggia che porta con sé l'odore del cielo.




Ha scelto di vivere nella tenda trasparente ai piedi dell'albero di canfora, il suo habitat naturale. 






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